lunedì 25 agosto 2008

SALVE A TUTTI

Nei confronti (purtroppo sempre rari) con Roberto Fidanzi sui vari mezzi di comunicazione abbiamo spesso parlato dell’utilità di internet. Uno strumento talmente semplice che, forse, per tanti diventa difficile da capire. Per questo, forse, tante iniziative che vi si registrano hanno bisogno di diverso tempo per riscuotere successo. Il blog pensato da Roberto non è stato escluso, almeno in partenza, da questa regola. Oggi però vediamo che il confronto inizia a svilupparsi. Questo grazie a qualche “braccagnino” che ha voglia di dire la sua, oppure (come spesso accade con questo mezzo) grazie ai nostri compaesani “in trasferta”.
Delle potenzialità di questo mezzo, compresa quella di avvicinare il mondo creando una sorta di “globalizzazione della comunicazione” e facendo sentire a casa anche chi è più lontano, me ne accorsi nel 1999 quando mi recai per sei mesi in Irlanda con una borsa di studio universitaria Erasmus. Ogni giorno ero in grado di aggiornarmi con la cronaca di Grosseto de “Il Tirreno” ed ogni lunedì mi leggevo pure il resoconto della partita del Braccagni…Proprio per questo – sollecitato anche da Roberto- esprimerò una mia valutazione su ciò che avviene attorno all’Unione Sportiva Braccagni, cioè una delle associazioni più attive del paese e che, grazie ad una politica lungimirante iniziata una decina di anni fa, guarda al futuro in maniera decisamente positiva.
Come, giustamente, qualcuno sottolineava nei giorni scorsi sta per iniziare la seconda parte della Sagra dei Piatti Tipici Maremmani che, oltre a dare un grosso contributo alla società gialloverde, consente di allietare alcune settimane dell’estate del nostro paese. Crea un po’ di quel movimento che, purtroppo, manca durante il resto dell’anno. Ma permette anche a tanta gente di incontrarsi, rendendo un po’ meno “quartiere dormitorio” la nostra frazione.
La mia arringa a favore dell’attività della società presieduta da Franco Menghini, però, non si ferma all’aspetto festaiolo, ma va a ciò che è stato creato in questi anni, cioè ad un settore giovanile che si sta accreditando quale uno dei migliori della nostra provincia. L’unico che il prossimo anno presenterà ai nastri dei campionati regionali la squadra Allievi e quella Juniores. Due compagini che, forse, il nostro stesso paese ha poco celebrato dopo che, nella scorsa primavera, hanno conquistato (per la prima volta nella storia) la vittoria nei rispettivi campionati provinciali. Due compagini da cui ha attinto molto la prima squadra che si presenterà ai nastri con una formazione molto giovane. Una politica oculata, quella imposta dal presidente Menghini e dal diesse Gabriele Sonnini, al cospetto di società che, nel calcio dilettantistico, spendono cifre che si avvicinano molto a quelle dei professionisti.
Risultati importanti ottenuti con il lavoro, la passione di tanti volontari, ma anche con la sana diplomazia del “parlare chiaro” che anche a questi livelli è fondamentale. Non è un caso che proprio nei giorni scorsi la società abbia sottoscritto un accordo con l’Us Grosseto per far allenare nel nostro impianto la formazione Primavera guidata dall’ex Nazionale Francesco Statuto. Braccagni diventerà anche la sede delle gare interne di Coppa Italia del club biancorosso. Un accordo che il sodalizio gialloverde ha esteso anche alla vicina Sticciano dove la dirigenza locale ha deciso di far maturare un buon gruppo di suoi giovani e dove si annoverano numerosi ex, a partire dall’allenatore Paolo Pimpinelli. Non sarà un accordo a favore di uno soltanto, nel senso che il nostro campo verrà concesso al Grosseto, ma la società del capoluogo ha fornito gratuitamente al club di Franco Mengini ben sei giocatori reduci dal campionato Allievi Nazionali che andranno a costituire l’ossatura della squadra Juniores Regionale e due giovani che hanno già militato nel Braccagni nella passata stagione e che torneranno in gialloverde in Prima categoria. Questo a livello di giocatori, ma il Grosseto metterà a disposizione della società gialloverde e dei suoi tesserati anche una palestra che realizzerà nel nostro impianto.
Tutto questo senza dimenticare che gli allenatori del Braccagni – già di per sé molto validi - avranno l’opportunità di aggiornarsi vedendo all’opera un professionista del calibro di Francesco Statuto con cui potranno scambiare opinioni e valutazioni sui vari metodi di allenamento.
Personalmente, vedendo quanto è cresciuta questa società, la mente ritorna ad una calda serata di luglio del 1993 quando l’assemblea pubblica del Braccagni fu sciolta dandosi una settimana di tempo per trovare alcune persone per ripartire, altrimenti sarebbe stata posta la parola “fine” sul calcio nel nostro paese. Anni dopo siamo a parlare di una società che, in tanti, considerano un modello. Grandi meriti vanno dunque a chi ha reso tutto questo possibile ed a chi, nel corso delle stagioni, vi ha collaborato. Inutile fare i nomi, perché ognuno, ripercorrendo il cammino di questi ultimi anni, si riconoscerà nelle mie parole e potrà riflettere su quanto è stato costruito grazie, anche, al suo contributo.